Siamo nel 1587, due confraternite, due famiglie, popolano la città: i Trinitari ed i Crociati, rivali tra loro.
Delicata appartiene alla famiglia Crociata ed a 20 anni il suo cuore inizia a battere per il Trinitario Fonzo.
I due innamorati cercano in tutti i modi di avere l'approvazione delle rispettive famiglie, ma non c'è verso: i matrimoni tra le diverse famiglie sono assolutamente vietati!
Un giorno Andrea Civerra, padre di Delicata, sorprende Fonzo mentre regala un mazzo di fiori alla figlia. Preso dall'ira porta via con sé Delicata e minaccia il giovane Fonzo.
Per Delicata le cose finiscono male, perché suo padre decide addirittura di rinchiuderla in una torre, fredda e umida, in cui Delicata, di lì a poco si ammalerà.
Nonostante le richieste di perdonare la ragazza da parte dello zio, Andrea Civerra decide di dare un ultimatum alla povera Delicata: "O sposerai un Crociato, o finirai in un convento". A questo ultimatum Delicata risponde con un NO.
Fonzo, disperato di non poter più vedere la sua bella, decide di partire per il Feudatario di Campobasso e va a combattare in Francia.
Intanto, l'odio tra le due confraternite cresce e si sparge tanto sangue, finché non giunge in città un monaco, Padre Geronimo da Sorbo che convince, finalmente, Crociati e Trinitari a stringere la pace.
Come segno della pace ritrovata e per festeggiare l'avvenimento vengono celebrati ben 67 matrimoni tra giovani appartenenti alle opposte confraternite. Ma Delicata, peggiorata gravemente, non può far parte di questa gioia cittadina. Padre Geronimo viene a conoscenza della sua triste storia e convince il terribile Andrea Civerra a perdonare la figlia.
Mentre il monaco è andato a portare i Sacramenti alla ormai morente Delicata, davanti ai cittadini che vogliono confortare la giovane, ecco arrivare Fonzo che, venuto a conoscenza della pace ritrovata, è tornato di fretta a Campobasso per sposare l'amore della sua vita, ignaro della sua grave malattia.
Avvicinatosi al letto di Delicata, sconvolto di vederla così fragile, le prende la mano, e infilandole un anello al dito, le dichiara il suo eterno amore. A sua volta la dolce Delicata sorride al suo sposo e dopo avergli sussurato parole dal cuore, chiude gli occhi per sempre, sotto le grida disperate del povero Fonzo.
Nel centro storico di Campobasso, a ricordo della vicenda narrata, c'è la cosiddetta Torre di Delicata Civerra.
Dalla porticina a vetri, al momento imbrattata da vandali, è possibile ammirare il manichino raffigurante la giovane Delicata, afflitta, seduta ad un tavolino.
In passato nella chiesa di San Giorgio, a pochi passi dalla Torre, era visibile la tomba di Delicata; ignoro il motivo per cui ora non sia più visibile.
La chiesa di San Leonardo, nella parte iniziale del centro storico, possiede, inoltre, un registro dei defunti di Campobasso dal 1514 al 1711 e, nel 1587, compare anche il nome di Delicata Civerra.
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Che storia triste!
RispondiEliminaÈ una storia davvero bella. Non sono abituato a leggere questo tipo di racconti, specialmente quelli basati su storie vere, ma devo dire che questo mi è piaciuto davvero molto. Certo, non molto originale (nel senso che di storie così ne è piena la letteratura e la vita), ma si sa che l'amore non è originale.
RispondiEliminabellissima storia.grazie del commento, torna da me quando vuoi..
RispondiElimina:*
www.psicologicamenteinrete.blogspot.com
Sai che adoro questo genere di post? Sì è vero, la storia è molto triste, però questi racconti sono comunque belli da leggere e da ricordare. Non è bello inoltre il fatto che i luoghi della vicenda siano in stato di degrado ed abbandono, ma purtroppo non è un problema circoscritto alla sola Campobasso, bensì al ben più vasto territorio italiano! Spero che le cose cambino...
RispondiEliminaComunque, ancora complimenti! =)
Che storia Melinda!
RispondiEliminaAppassionante ma al tempo stesso triste, mi ricorda vagamente quella di Romeo e Giulietta, soprattutto nell'inizio.
Colgo l'occasione per avvisarti che ti ho invitata sul mio blog a compilare il simpatico questionario sui libri letti nel 2011
RispondiEliminahttp://miopaesedellemeraviglie.blogspot.com/2012/01/meme-libri-letti-nel-2011.html
Spero non ti dispiaccia!
A presto :)
Un racconto davvero affascinante e uno scorcio di Campobasso a me del tutto ignoto. Quando leggo queste storie, mi viene da pensare che gli unici amori eterni siano gli amori infelici.
RispondiEliminaAccidenti, Romeo e Giulietta vi fanno un baffo, a voi di Campobasso... :D
RispondiElimina*ISABEL
RispondiEliminaMolto triste :(
*ALE
Sono contenta che ti sia piaciuta. L’amore non è originale perché rende tutti scemi allo stesso modo J
*CELYNE
Grazie a te di essere passata :)
*MIRIAL
Grazie per i complimenti e speriamo davvero che le cose cambino. Sono felice che la storia sia stata di tuo gradimento. Appena posso, passo da te per il questionario ;)
*MEMORIAREM
Grazie cara. In effetti Delicata è un po’ la nostra “Giulietta”.
*BLACSWAN
Il tuo commento mi piace molto. Grazie davvero!
*ZIO SCRIBA
Zio, non lo sai che Shakespeare è passato a Campobasso prima di scrivere Romeo e Giulietta? :D
si è vero lo stavo per dire anch'io che romeo e giulietta gli fanno un baffo.. però! che bello conoscere storie del posto.. qui da noi non se ne conoscono molte! uff.. Valerie
RispondiEliminaSì, ricorda un pizzico la storia di Romeo e Giulietta. Che Sir William abbia realmente scopiazzato?! :P
RispondiEliminaAnche io sono un appassionato di storia popolare,mi piace trovare le storielle dei posti in cui vivo!
RispondiElimina*VALERIE
RispondiEliminaSì, è bello davvero conoscere storie del passato. Cerca anche da te, magari non sono famose, ma sempre esisteranno.
*VINCE
Considerando che Sir William nel 1587 aveva 23 anni...eh eh...qui gatta ci cova :)
*MR BLU
Sì è meraviglioso! Anche per i post precedenti su streghe ecc. mi sono divertita molto.
Anche la mia compianta mamma era di Campobasso !!!
RispondiEliminaGrazie, cara, di questo post !!!
Un abbraccio grandissimo!
M@ddy
che storiaaaaa da lasciare senza parole
RispondiElimina*MADDY
RispondiEliminaMa dai, che coincidenza! E tu sei mai passata da queste parti? Ricambio con vero affetto l'abbraccio grandissimo!
*GIOVANNA
Sono felice di avervi dato la possibilità di conoscere la storia di Delicata.
è una storia romanticissima anche se triste.... il classico vero amore...
RispondiEliminaperò essendo avvolto dalla leggenda e da questi luoghi storici assume una valenza misteriosa e arcana...
ci credo che hai paura se passi da lì vicino nelle ore buie!!!
nei fantasmi non ci crediamo... ma ... ma ... è meglio non mettere alla prova la nostra razionalità
Sì gioia, ci sono venuta un pò di volte, ma non di recente...ricordo bene la torre, ma avevo rimosso la storia...
RispondiEliminaAbbraccione infinito, CONTERRANEA DELLA MIA MAMI!
M@ddy
Delicata.. che bel nome dolce!!
RispondiEliminaSi usa ancora a Campobasso?
Se William Shakespeare anzichè a Verona avesse ambientato la sua tragedia a Campobasso ora questa torre non sarebbe in questo stato d'abbandono. Mi è dispiaciuto vedere la mano della statua lì per terra, che tristezza. La storia e l'arte, la cultura in genere non sono trattate come nostro patrimonio, né finanziate o tutelate mai abbastanza.
oggi le giovani fanno ben altro, e mi pare pure meglio. ciao
RispondiEliminache peccato il degrado della torre :(
RispondiEliminala storia ricorda molto quella di Verona...ma il nome Delicata
e' incantevole...buonanotte Melinda :)
bellissima storia davvero!!! COmplimentissimi!!
RispondiElimina*PUPOTTINA
RispondiEliminaI fantasmi mi affascinano da morire, però del fantasma di Delicata non se n'è mai parlato in città :)
*MADDY
E' stato un piacere ricordartela! Abbraccio :)
*RITA
No, Delicata è un nome che appartiene solo a lei, forse nessuno ha voluto mettere ad una figlia il nome di una giovane così sfortunata :)
E condivido il tuo pensiero sull'arte trascurata come nostro patrimonio.
*SOFFIO
Ehehehe. Sintetico, ma efficace.
*S.
Sì, è u nome particolare
*DONATA/LADYGHOST/GEMELLINA
Grazieeeeee!!! Ho preso spunto dai tuoi innumerevoli post! Anche se qui, al momento, nessun fantasma!
Una storia dolce quando triste...che non andrebbe dimenticata, affinchè non si dimentichi la forza che l'amore racchiude...
RispondiEliminaSe un giorno dovessi passare da quelle parti mi piacerebbe aver modo di soffermarmi a visitare la torretta.
Un caro saluto
La storia narrata mi ha riempito il cuore, da molisano standard purtroppo, non sapevo di Delicata e Fonzo.
RispondiEliminaSò invece, dell'abbandono estremo di tanti luoghi cari per arte, e memoria, della nostra regione. Chissà che il tuo post non solleciti qualche coscenza dormiente...
Ciao e in gamba!
*BLUMOON
RispondiEliminaHai utilizzato delle bellissime parole nel tuo commento. Grazie.
Spero ti capiti di passare di qui.
*MONTEAMARO
Sono felice di averti riempito il cuore con una vicenda che non conoscevi. Speriamo che avvenga ciò che dici, ma ne dubito...
Grazie del bel commento :)
Una mia conoscenza ha paura di guardare nella torre!
RispondiEliminaBella storia, però va detto che, con un nome così, Delicata, aveva un attimo il destino segnato eh?
RispondiElimina(Certo che pure Fonzo non scherza...)
* OCCHIO
RispondiEliminaAh, la capisco la tua conoscenza. Non è che io, ogni volta che guardo all'interno della torre, sia bella tranquillam eh! Ho i nervi a fior di pelle.
Aneddoto: una volta mentre mi affacciavo, di sera, un mio amico con la camicia bianca era alle mie spalle...il solo riflesso bianco contro il vetro mi ha fatto letteralmente saltare dalla paura :D
* BAOL
La tua considerazione non fa una piega...ahahahaah, non ci avevo mai pensato, lo sai?