I sogni influenzano ed esaltano la vita, ma non la definiscono.

I sogni sembrano reali fino a quando ci siamo dentro... Solo quando ci svegliamo, ci
rendiamo conto che c'era qualcosa di strano!
(Inception)

martedì 9 aprile 2013

Bianca come il latte rossa come il sangue



Ci risiamo. Manco da un po' e la cosa mi rammarica sempre più, non trovo più il tempo necessario per sedermi alla scrivania e scrivere un post, oppure fare quell'amato giro di blog che tanto mi piaceva. Ma le cose cambiano, il tempo è tiranno ed io sto iniziando questo post senza avere la consapevolezza che riuscirò a finirlo per poterlo pubblicare.
Ieri sera sono stata al cinema a vedere Bianca come il latte rossa come il sangue tratto dall'omonimo romanzo di Alessandro D'Avenia e diretto da Giacomo Campiotti.
Da febbraio, guardando il video del brano dei Modà "Se si potesse non morire", che adoro perché mi commuove ogni volta che la sento o la canto, mi sono ritrovata le immagini del film ed ho capito che non potevo perdermelo. Così ieri, tra un bidone e l'altro, sono riuscita ad andare con le mie cugine.
In Bianca come il latte rossa come il sangue si affronta un tema difficile: la leucemia e non nego che da fine film l'idea di aderire all'ADMO mi rimbalza in testa a più non posso.
C'è un cast che mi è piaciuto molto, a partire dal bravissimo Filippo Scicchitano (classe '93), che avevo già apprezzato e applaudito in Scialla, così naturale, scanzonato e drammatico al momento giusto. 


Poi c'è Luca Argentero: nei titoli di coda compare "nel ruolo del sognatore" ed è così...è un professore che tutte sogniamo! Se avessi avuto lui al liceo credo che sarei andata a scuola anche la domenica!!! Bello è bello, ma è anche bravo e riesce ad essere stronzetto anche con quel sorriso angelico sul viso. 


Poi le due donne, Aurora Ruffino e Gaia Weiss, in due modi diversi trasmettono tanto al film.



Interessante la coppia Flavio Insinna - Cecilia Dazzi, grazie a loro si ride spesso.



Bianca come il latte rossa come il sangue è un film che si lascia guardare con piacere, che diverte, che stranisce e che commuove. Tocca le corde giuste, ti fa affezionare ai personaggi e ti accompagna per mano verso la realtà che a volte non è sempre rosea come sembra, ma bianca...insensata...o rossa...ricca di passione e di amore, come quello per Dante verso Beatrice che sembra ripetersi con Leo (Filippo Scicchitano) e Beatrice (Gaia Weiss).
Non mi soffermo a parlare della trama, ma invito chi è deluso dal cinema italiano ad andare al cinema perchè, sempre secondo il mio modesto parere, è un film che merita la visione. Poi se resterete delusi...pazienza...il mondo è bello perchè è vario.
Non so quando tornerò su questi schermi, quindi se passate da queste parti vi obbligo a prendervi un abbraccio fortissimo da parte mia.
A presto...