I sogni influenzano ed esaltano la vita, ma non la definiscono.

I sogni sembrano reali fino a quando ci siamo dentro... Solo quando ci svegliamo, ci
rendiamo conto che c'era qualcosa di strano!
(Inception)

martedì 28 febbraio 2012

La mia vita a Garden State


La mia vita a Garden State è un film del 2004, scritto, diretto ed interpretato da Zach Braff, noto soprattutto per il ruolo di J.D. nella serie televisiva Scrubs.
E' un film strano, di quelli che piacciono a me e che mi fanno sognare!
Ed è il prodotto di un lavoro intrapreso con tenacia da Braff: si è messo di punta per realizzare questo film e, secondo il mio modesto parere, è riuscito nell'intento.

Andrew Largeman (Zach Braff) torna nel paese natio, il New Jersey, (rinominato Garden State), in seguito alla morte di sua madre.
Ha da sempre avuto un rapporto conflittuale con suo padre psichiatra, che sin dalla tenera età lo ha iniziato agli psicofarmaci, che pian piano lo hanno reso apatico, tant'è che non riesce a versare una lacrima neanche nel momento del lutto.
 
 A Garden State ritrova i suoi amici di sempre e, nella sala d'attesa di uno studio medico, fa la conoscenza con Sam (Natalie Portman), una ragazza bizzarra di cui si innamorerà e grazie alla quale riuscirà ad uscire da quella prigione a-emozionale in cui si è ritrovato.

 
Il rapporto che si viene a creare tra Andrew e Sam è di quelli forti e indissolubili. Sono una coppia particolare e vivranno momenti importanti per la propria crescita interiore. 
E non mancheranno situazioni divertenti.
C'è una scena in cui Sam propone ad Andrew di inventare un gesto, un qualcosa di esclusivo per cui sarà l'unico al mondo a farlo. Ed Andrew, dapprima timido, piegherà il dito emettendo uno strano suono con la bocca e, a poco a poco, la sua scorza dura inizierà a cedere. 
Nel trailer italiano questa scena non c'è, ma l'ho beccata in quello originale.


 
Memorabile la scena dell'urlo, seguita dal meraviglioso primo vero bacio tra Andrew e Sam. 
Descriverla non sarebbe la stessa cosa per cui...eccola qui.



Per concludere c'è il bel finale, in un aeroporto, perché se dobbiamo essere romantici a questo punto facciamo le cose come si deve.



In rete ho scoperto una cosa curiosa: il cimitero degli animali, in cui Sam seppellisce l'ennesimo cricetino pesciolino rosso, è stato costruito dalla stessa troupe ed i nomi scelti appartenevano realmente ai loro animaletti defunti.


lunedì 27 febbraio 2012

Ma perché devono cambiare in continuazione?


Credevo fosse solo un problema di faccialibro, sempre pronto a cambiamenti inutili e fastidiosi.
Ora blogger con la sezione commenti ha rotto trequarti di..... e prima ha complicato l'insulso "verifica parola", che per riuscire a levarlo di mezzo c'ho impiegato una vita perché bisognava tornare alla vecchia interfaccia. Ora, novità dell'ultim'ora credo, nei commenti impostati con la finestra popup non c'è più la possibilità di iscriversi via mail, cosa che io facevo con piacere.
Mi sono rotta di questi continui cambiamenti!!!

venerdì 24 febbraio 2012

E ora dove andiamo?


E ora dove andiamo?
Un titolo che prende spunto dal simpatico epilogo del film.
Un film di produzione italiana, libanese ed egiziana che ho avuto il piacere di gustare domenica sera.


La scena iniziale è meravigliosa: un gruppo di donne, vestite di nero, con le foto dei loro cari tra le mani, raggiunge il cimitero, attuando una coreografia corale davvero bella; ne viene fuori un ritmo che colpisce ed emoziona.
Ho pensato subito che il film promettesse bene. E così è stato.

Siamo in un villaggio del Libano. Le donne arrivate al cimitero si separano: chi va nel cimitero musulmano, chi in quello cristiano.
E' questo il tema centrale del film: la divisione tra musulmani e cristiani.
Seppure il tema sia abbastanza serio, la regista, Nadine Labaki (interprete nello stesso film) riesce a mantenere sempre un tono leggero, riuscendo a far sorridere e ridere in diversi punti.

Le donne del villaggio decidono di comune accordo di distrarre i loro uomini, che vogliono scontrarsi per le differenze religiose. Le donne sono fantastiche, grazie a loro ci sono momenti davvero divertenti. Durante la loro missione fingeranno un miracolo in chiesa, arriveranno ad ospitare delle ballerine russe, prepareranno dolci alla marijuana.





Ci sarà anche un episodio drammatico, ma lo stile del film non permetterà di rattristarsi troppo.
A far da contorno a tutta la vicenda c'è un amore nascente tra una cristiana (interpretata dalla regista) ed un musulmano.
Bellissimi i pezzi da musical, sognanti e divertenti.

Non è un film che passerà nei multisala, quindi, se vi capita davanti, non lasciatevelo scappare...

Per i più curiosi ecco il trailer.

lunedì 20 febbraio 2012

Allucinante allucinazione

Era da un po' che non mi capitava più di assistere ai miei soliti-allucinati-spaventosi incontri notturni (per chi si stesse facendo delle domande prego vedere il post Allucinazioni e paralisi del sonno).
L'altra notte, forse dopo tutto l'accumulo di stress di un periodaccio che è tutt'ora in corso, è accaduto nuovamente.
Devo dire che l'incontro, non molto piacevole, mi ha lasciato perplessa più del solito.
Non riuscivo a prendere sonno quella sera, e così mi giravo e rigiravo, cambiavo posizione, mettevo meglio il cuscino perché, anche se non riuscivo a dormire, avevo un sonno disperato...piangevo per tutti gli sbadigli che facevo!
Purtroppo quando i pensieri decidono di fare un riflessive-party nella mia testa Morfeo si tiene ben lontano da me. Poi, finalmente, i primi pensieri ubriachi si sono lasciati andare e piano piano la festa è finita e la mia testa svuotata, ma con un disordine pazzesco tipico del dopo party. Comunque sia, Morfeo si è deciso ad arrivare ed a cullarmi tra le sue braccia.
Ronf ronf...ma...troppo bello per essere vero, i miei occhi, dopo un brevissimo periodo di sonno, si sono riaperti. E cosa ho visto al lato del mio letto?
Un MAIALE.
Un grande maiale rosa ed anche se era un maiale mi guardava in cagnesco. Era cattivo. Per com'era messo vedevo solo il suo occhio sinistro e mi ha inquietato tantissimo!

Questo è un dolce maiale, purtroppo non ho trovato nessuna immagine con un maiale cattivo.

Per fortuna, tempo 3 secondi e...bye bye Babe maialino dispettoso :D
Non ho mai trovato un nesso logico con le mie allucinazioni notturne, certo è che questa col maiale è bella assurda!
E non nego che adesso mi trovo intimorita da questo animale: ad esempio ieri sono uscita in centro ed ho trovato uno di quei cani che sembrano dei maialini...ho avuto i brividi, o forse era perché è un cane veramente strano. Vediamo se lo trovo...così ve lo mostro.
Eccolo qui, si chiama Bull Terrier, così ho imparato anche una cosa nuova oggi.

mercoledì 15 febbraio 2012

Un compleanno da ricordare

A pochissimi giorni dal mio compleanno (venerdì 17..argh!), mi è tornato in mente un film con cui sono cresciuta, che ho rivisto miliardi di volte e che rivedrei ancora e ancora e ancora...
Un film simpatico che mi ha fatto sognare una storia così per i miei 16 anni...ma la vita non è un film, si sa, e quindi continuo a sognare...
Il film, come potete leggere anche dal titolo del post, è Un compleanno da ricordare (Sixteen candles) del 1984 diretto dall'indimenticabile John Hughes.


Abbiamo Sam (Molly Ringwald) che compie 16 anni, ma in famiglia nessuno lo ricorda, indaffaratissimi per il matrimonio della sorella maggiore. Viene anche bistrattata a casa sua con l'arrivo dei nonni e di un fortissimo giapponese che vive con loro come ragazzo alla pari e che sarà protagonista di gag davvero divertenti.


In tutto questo Sam è innamorata persa di Jake (Michael Shoeffling), il bello della scuola, impegnato, come da copione, con la bella della scuola. Ogni volta che Jake cerca il contatto con Sam, lei fugge via imbarazzata.


C'è poi lo sfigatello di turno, che riuscirà a farsi bello con gli amici dopo aver ricevuto le mutandine di Sam...e alla fine del film raggiungerà un traguardo molto più ambito: la ragazza di Jake.


C'è tanta roba in questo film e tante risate.
Bellissima la scena finale: Sam e Jake  seduti su un tavolo con la torta.
Finalmente Sam può soffiare, felice, le sue 16 candles.




Sono affezionata a questi attori, perché, sempre per la regia di John Hughes, sono stati protagonisti di altri film come Bella in rosa o Breakfast club.
E' stato uno spasso rivedere la Ringwald, ormai donna matura, nel film Non è un'altra stupida commedia americana, in cui fa il verso ai suoi film e ad altre commedie americane.


In questo video ci sono i momenti più divertenti di Un compleanno da ricordare.

Vabbè...ora basta sognare, è ora di tornare al lavoro...

domenica 12 febbraio 2012

Ciao Whitney...

E' solo un modo semplice per salutare una donna che con la sua splendida voce e le sue canzoni mi ha emozionato tantissimo nel corso della mia vita.


La sua scomparsa mi ha lasciato senza parole...e così utilizzo le sue per ricordarla, con due brani che amo molto e che mi trasmettono brividi ogni volta che li ascolto...

RUN TO YOU


I WILL ALWAYS LOVE YOU


Ciao Whitney...

sabato 11 febbraio 2012

Un albero per il mio blog


Era da tanto che me l'ero ripromesso e finalmente eccomi qui a "piantare" il mio alberello.
 
Una bellissimia iniziativa!
Andando su questo sito avrete la possibilità di far piantare un albero per voi, ma soprattutto per il nostro pianeta, che ultimamente stiamo trattando alquanto male!
  
"Il mio blog è carbon neutral"  è un'iniziativa che ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Doveconviene pianterà 1 albero per il mio blog e in questo modo neutralizzeranno la mia produzione di anidride carbonica per 50 anni!
2 minuti del mio tempo per 50 anni di sollievo...non è affatto male!

Io ho aderito, ma si sa...l'unione fa la forza...quindi invito tutti a seguire il mio esempio e...

Dai! Facciamo respirare la nostra Terra!





domenica 5 febbraio 2012

Il vecchiaccio cattivo


Vado nella stanza dei miei dove ho poggiato la borsa.
Arriva un signore anziano e minaccia me e chi è con me per avere i nostri soldi.
Prende il mio portafogli ed inizia a togliere i soldi. Vedo 100.000 lire ancora dentro, forse non li ha visti ed invece torna ad infilare quella sua mano odiosa e prende anche quelli.
Gli dico di restituirmi i soldi, che ne ho bisogno, lui mi dice che sta per nascere suo nipote e vuole fargli un grande regalo.
Gli urlo con tutta la rabbia che ho addosso:
"Tuo nipote nemmeno è nato e già è un ladro, che schifooo!".

Dopo di che sono in cucina, seduta al tavolo. Ci sono i miei e c'è anche questo vecchiaccio.
Io non dovrei dire niente, ma più lo guardo e più mi sale il nervoso così mi faccio avanti:
"Adesso lo dico anche a loro. Questo qui mi ha rubato 250 € per darli al nipote che ancora deve nascere."
Il vecchiaccio si arrabbia per la mia confessione e prende una piantina sul davanzale e mi colpisce, facendomi imbestialire ancora di più.

Alla fine i soldi non me li ha restituiti, però io mi sono vendicata.
Sul lavandino c'era la torta per il nipotino, io, con le mani, ho tolto un intero lato e l'ho mangiato tutto!

E poi...mi sono svegliata...era tutto un sogno, ma ho dovuto comunque sbollire la rabbia che ancora abitava in me.



giovedì 2 febbraio 2012

Sangue - La morte non esiste



 
Stavolta parlo di un film che mi è piaciuto molto, ma sconosciuto per la massa, in quanto trasmesso solo in qualche cinema e poco pubblicizzato.
Il film in questione, italiano, è  "Sangue - La morte non esiste" (2005), diretto da Libero De Rienzo.

[E qui devo aprire una parentesi perché se non la apro ora poi non la apro più. 
Io adoro Libero De Rienzo! 
Persi la testa per lui ai tempi di alcuni spot, tipo Barilla ("Eh, e questa è Barilla!"), English for you ("MILLE LIREEE!!!") e lo spot della Clio (Get up get on up), per poi ritrovarlo nel simpaticissimo ruolo di Bart in Santa Maradona, nei panni dell'incasinatissimo Dante in Andata + Ritorno, fino al ruolo più drammatico nel più recente Fortapàsh.




In Sangue, oltre ad essere regista, ideatore del soggetto e montatore, recita anche una particina, quella di Adrian, un español muy gracioso (3a foto). 
Insomma ci avevo visto bene sin dall'inizio.]

Ma torniamo a noi.
Sangue - La morte non esiste è un film unico nel suo genere.
E' diviso in 3 atti, ognuno diverso dall'altro.

1° atto
E' la parte più incasinata di tutto il film.
Inquadrature particolari, immagini molto luminose, primissimi piani, soprattutto parti del volto della protagonista femminile, interpretata da Emanuela Barilozzi, accavallamento delle voci. Insomma un vero e proprio trip.
Al trip completiamo il caos aggiungendo il personaggio del fratello di Stella, Iuri, interpretato dal (per me) grandioso Elio Germano.

Iuri è abbastanza fuori de cabeza.
Un esempio? Invece del classico animale domestico, lui addomestica le zanzare e le sfama inserendo il suo braccio nella loro bacheca di vetro. :D









Tra i due fratelli c'è un rapporto fin troppo viscerale e a tratti incestuoso.




2° atto
Qui si torna alla linearità, ma le inquadrature non sono nitide, lo spettatore sarà ancora infastidito.
I due fratellini parteciperanno ad un rave. Iuri scoprirà che Stella vuole partire per l'America e gli crolla il mondo addosso. Ma poi arriva la polizia e devono scappare.

Epilogo comico
E qui si passa, finalmente per gli occhi, ad inquadrature più classiche e soprattutto pulite.
C'è l'inserimento di un nuovo personaggio che creerà diversi momenti comici. In quest'ultima parte le stranezze sono infinite e si arriverà ad un punto talmente assurdo che verrà naturale pensare: "Ma è un sogno?".
Il finale mi ha spiazzata completamente e non vi dico altro.

Elio Germano spacca brutto ed è solo una conferma della sua bravura.

[Anche qui mi tocca aprire una parentesi. 
Ho avuto modo di vedere ed apprezzare Elio Germano a teatro, col monologo Thom Pain (Basato sul niente): un'interpretazione meravigliosa. 
Post spettacolo, la dea bendata ha deciso di premiare anche me per una volta (incredibol!), e così mi sono ritrovata proprio Elio Germano  davanti ad un locale di Cibbì (leggi Campobasso). 
Non ci ho pensato due volte: sono andata a complimentarmi con lui. La cosa più bella che ho gradito di quell'incontro è questa: è un tipo davvero alla mano, non si è montato la testa. Ok, vi ho annoiato, pardon, chiudo parentesi.]


Conclusioni.
Quando ho iniziato a scrivere questo post ero convinta di quello che facevo, ma ora mi rendo conto che questo film non può essere descritto. Va visto. Solo faccia a faccia con questo film lo si potrà apprezzare davvero, o odiare (com'è successo con mia cugina che è stata costretta da me medesima a venire al cinema).

Non è un film per tutti, ma solo per chi ama anche percorsi diversi dal solito, per chi si sente pronto a stranirsi e per chi ama le stranezze. 


Questo è il trailer, anch'esso abbastanza confuso. A vostro rischio e pericolo :D