Dopo aver visto Häxan (La stregoneria attraverso i secoli), sotto consiglio del caro Occhio sulle espressioni, ho avuto la brillante idea di riportare, nero su bianco, racconti del passato su streghe e usanze dell'epoca, che mi sono stati accuratamente riferiti dalle mie mitiche nonnine.
Ho appena finito di parlare a telefono con una di loro ed ho la testa piena di informazioni, spero di riuscire a dargli un ordine.
Iniziamo dalle streghe.
Anche nel mio paese d'origine c'erano le streghe, o almeno così si dice.
Diventavano vento e passavano attraverso i buchi delle serrature.
Dispettose come non mai lasciavano sorpresine durante la notte: gli abitanti del paese la mattina trovavano le code dei cavalli intrecciate, oppure loro stessi si ritrovavano con i capelli tagliati.
C'era una frase per tenere lontane le streghe dalla proprio abitazione e ammetto che quando mia nonna l'ha pronunciata sono scoppiata a ridere. La frase originale, in dialetto, è questa: "Sabt ser i corn n'gul a streg"; penso si capisca il senso anche senza tradurre!
Ma ve le immaginate queste persone, parliamo dei primi decenni del secolo scorso, mentre ripetono queste parole e credendoci davvero?!?
A quanto pare se la notte di Natale, a mezzanotte precisa, nasceva qualcuno, il suo destino era segnato: se di sesso femminile si trattava di una strega, se di sesso maschile di un lupo mannaro.
Eh, sì, al mio paese non si facevano mancare nulla!
Mi raccontava mia nonna di un mio prozio, non ho nemmeno capito chi sia, che è stato aggredito da un lupo mannaro: lui era rientrato a casa a notte fonda, perché andava suonando in giro con l'organetto e una volta chiusa la porta ha sentito dei forti colpi. Era questo lupo mannaro che cercava di entrare.
A detta di mia nonna erano persone che si trasformavano, ma poi gli passava...chissà con che malattia mentale avevano a che fare. Anche se si parlava proprio di trasformazione in lupo.
Ed ora passo alla parte che preferisco, il cosiddetto giro degli archi.
Quando i bimbi avevano il male dell'arco, che non ho ben capito in cosa consistesse, forse mal di pancia o influenza, bisognava effettuare questo giro degli archi affinché il bimbo malato guarisse.
Mio padre ricorda ancora oggi quando mia nonna lo portava in giro e a me la cosa fa ridere, ma assai!
Comunque funzionava così: la mamma prendeva il piccolo in braccio e dopo aver preso degli spicchi d'aglio a casa della maggiora, che era la fattucchiera del paese, doveva passare sotto i 3 archi del paese.
Ad ogni arco doveva buttare uno spicchio d'aglio a terra e recitare queste parole: "Sto passando sotto l'arco, niente milza e male d'arco".
Finito il giro si ritrovava su un punto che affacciava sulle campagne. Lì doveva buttare l'ultimo spicchio d'aglio, recitare la solita filastrocca, ma con un'aggiunta: "Vattene al mare con tutti panni!"
La cosa fondamentale era che durante il tragitto non rivolgesse la parola a nessuno. La gente ne era a conoscenza, quindi, quando vedevano passare una mamma con il figlio in braccio, che non salutava nemmeno, dicevano: "Ah, sta facendo il giro degli archi".
Mi fanno sorridere questi racconti, ma allo stesso tempo vorrei avere una macchina del tempo per vederli con gli occhi miei perché hanno un non so che di fascinoso.
Sono storie davvero affascinanti..In fondo le streghe ci sono sempre state e forse potrebbero essercene ancora oggi!;)
RispondiEliminaBellissimo post!
A presto...Sibilla
Buongiorno Sibilla,
RispondiEliminasono felice che ti sia piaciuto questo post dal passato :)
A presto...
Bel post e gran bell'idea! E' interessante notare come le cose ppossano cambiare in poche generazioni. I racconti dei nonni sono sempre i più belli a mio parere, e quelli che hai descritto qui sopra sono davvero curiosi, ma interessanti a modo loro. Alcune usanze e rituali fanno sorridere, a volta sono addirittura assurdi, ma a mio parere c'è sempre un fondo di verità in queste tradizioni strampalate... la difficoltà sta nell'arrivare all'origine!
RispondiEliminaAncora complimenti per il post, regalacene altri se ne avrai modo =D
Grazie Mirial per le belle parole e condivido quello che hai detto.
RispondiEliminaSe avrò altre chicche dal passato sarò felice di rendervene partecipi! ;)
Ciao Melinda, sono Davide di Segnifotografici!!! Grazie per essere passata e per quanto riguarda il "follow" di cosa ti devi preoccupare, mi fa solo che piacere!!! ;)
RispondiEliminaPresto verrò a fare una visita approfondita al tuo blog!!!!!!!! ;)
A presto
Oh, grazie, cara!
RispondiEliminaInteressante, puoi continuare su questa linea, magari chiedendo ad altri vegliardi.
Se le conseguenze della nascita natalizia sono note, stesso non si può dire del male dell'arco!
La licantropia, senza trasformazione, è davvero una malattia psichiatrica, per quanto antica e meno considerata tale dai nuovi studi.
@Davide
RispondiEliminaQuando vuoi, Dreamingonmyown ti aspetta :)
@Occhio
Figurati! E' il minimo che potessi fare per ringraziarti per tutti i tuoi consigli! Vedo se riesco a scoprire altro, nel caso leggerete.
Buona serata!
Grazie per essere passata da me, torna quando vuoi, sei la benvenuta!
RispondiEliminaBuon proseguimento, a presto...
Silvia
E' davvero molo interessante, buffo ma interessante! :) Grazie per essere passata, mi piace il tuo blog :) Gioia...
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaTi ho trovato tra amici e ho deciso di venire da sul suo blog, mi piaceva!
Credo che abbiamo molto in comune con le streghe, certamente ...
Abbracci
Lhú Weiss
Ciao Lhù Weiss!
RispondiEliminaBienvenida :)
Un post davvero interessante!
RispondiEliminaGrazie mille Roberto ;)
RispondiEliminaMolto interessante!
RispondiEliminaAlcune cose come le streghe burlone, che da noi in Campania si chiamavano Janare, sono tipiche anche della mia regione..
Del resto Molise e Campania sono ad un passo :D
EliminaHo visto Haxan qualche tempo fa. Semplicemente G-R-A-N-D-I-O-S-O. Ai suoi tempi (nel '22) scatenò violente reazioni di critica e pubblico, costringendo il regista a sparire precauzionalmente dalla circolazione. Si dice che questo film era 25 anni avanti rispetto alla sua epoca. Probabilmente è vero. Oggi fa un po' tenerezza ma indiscutibilmente riesce ancora a trasmettere un bel po' di angoscia. Ho letto pure un libro sull'argomento (QUESTO) ed è capace che prima o poi finirà in un post sul mio blog.
RispondiEliminaAnyway.. Davvero interessante quello che ci racconti nel tuo post. La meledizione di chi nasceva alla mezzanotte di Natale l'avevo già sentita dire. Credo sia un credenza diffusa. Fammi un po' controllare su Google.... infatti... se cerchi la voce "licantropo" si wikipedia lo trovi scritto pure lì. ,
Il lupo mannaro che si aggirava per il paese del tuo prozio è roba da non dormirci la notte. Ma forse tua nonna, chissà, ti stava prendendo un po' in giro...
Ti consiglio di seguire il blogger (occhio sulle espressioni) che mi ha consigliato Haxan, credo abbiate molto in comune.
RispondiEliminaIn passato si credeva più facilmente a simili storie, adesso siamo diventati tutti più scettici.
Grazie per la dritta. "Occhiosulleespressioni" Mi sembra un gran blog. Decisamente di una classe superiore.
RispondiEliminaNel frattempo il mio modesto contributo su Haxan è andato online
Vengo a leggerti allora :D
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