Oggi, dopo aver letto un post di
Gegge, mi è tornato alla mente un episodio che risale ai tempi della mia vita romana.
Quella mattina non avevo lezione e così, quando la mia amica Alessandra mi salutò per andare all'università, mi rigirai su un fianco pronta a farmi un'altra bella dormita, ma non andò così.
Dopo qualche minuto sentii un rumore dalla radiosveglia e mi resi conto che era andata via la corrente.
Il mio pensiero andò subito ad Ale:
"Sarà scesa dall'ascensore?"
Tesi l'orecchio e sentii un debole "Aiuuutoo". Si vergognava da matti!
In pigiama, capelli alzati stile spot di Kindercolazionepiù, occhiali, uscii di casa e la rassicurai scendendo le scale.
Praticamente era quasi arrivata. I suoi piedi sbucavano già al piano terra.
Le feci compagnia, lì, sul pianerottolo, mentre cercavo aiuto tra i vicini.
Una signora passò e mi disse che tornava subito. L'avete vista voi? Io proprio no.
Un'altra cercò di aiutarci in qualche modo, entrò in casa per dirlo al marito e sentii lui borbottare che non gliene fregava un cavolo. Poi quando uscii di casa (per fatti suoi) fece il vicino premuroso:
"Uh, è rimasta bloccata in ascensore?"
Ma vaff....
La moglie, comunque, continuò a fare dentro e fuori da casa sua fino a che uscì e disse:
"Porto una sedia?"
ed io:
"No, signora, non si preoccupi, mi sono appena alzata dal letto"
E la signora:
"No, ma io dicevo per la sua amica"
??????????????????????????????????????????????????????????
Rimasi allibita e pensai:
"Signora cara, ma secondo la sua "capa", se le potevo passare una sedia non pensa che l'avrei già tirata fuori da un pezzo?!?"
La signora, però, tornò utile in seguito, quando mi avvertì che stavano arrivando i vigili del fuoco per liberare qualcuno nel palazzo di fronte:
"Una di voi due dovrebbe aspettarli fuori per indicargli l'ingresso".
Sempre più allibita, non sapevo se ridere o piangere per la stupidità della signora.
Purtroppo la mia amica, giustamente, non poté e toccò a me andare in strada in versione post-notte.
Volevo sotterrarmi per l'imbarazzo, c'erano delle impiegate che seguivano la scena dal balcone e ridacchiavano tra loro.
"Cos'è? Non vi piace il mio pigiama con gli orsetti?"
Poi pensai ai vigili del fuoco, il mio sogno da sempre, ed io li avrei incontrati in quello stato pietoso.
Per fortuna non se ne salvò uno! :)
Mi raggiunsero ed io gli spiegai che l'ascensore era fermo tra 1° piano e piano terra.
Appena entrarono chiamarono:
"Signora! Signora!"
Ma la voce di Ale si disperdeva sul primo piano e al piano terra non arrivò nulla, ed un v.d.f., superpreoccupato, incalzò sbattendo contro la grata:
"Signora, signora, si sente male?".
In tutto ciò io me la ridevo!
Arrivammo al primo piano.
Un v.d.f. mi chiese:
"E' sua madre, signorina?"
AHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
Per fortuna intervenne un altro v.d.f., il più normale diciamo, e, illuminando Ale con una torcia, disse al collega :
"Ma non lo vedi che è una regazzina?"
Sempre il v.d.f. tonto, anziché parlare direttamente con Ale, che era semplicemente dietro una grata e poteva sentire benissimo, dava a me le indicazioni per lei, quindi era tutta un'eco.
"Dica alla sua amica che deve aprire entrambe le ante"
e mentre Ale già ubbidiva all'ordine, io ripetevo pappagallescamente:
"Ale, apri entrambe le ante"
Finalmente riuscirono a tirarla fuori.
Il v.d.f. chiese il nome alla mia amica, lei si presentò, porgendogli la mano:
"Piacere Alessandra"
Il v.d.f. strinse la mano di Ale ed aggiunse:
"Piacere Ernesto...ma io chiedevo per scrivere il verbale!"
Degno finale.